


_una donna da raccontare
Il Castello di Compiano fu acquistato nel 1962 da Lina Angela Luisa Contessa Raimondi Marchesa Gambarotta che lo adattò a stabile dimora, trasformando in particolar modo il piano nobile, già residenza dei principi Landi.
Nata a Tortona (AL) nel 1903, figlia del conte On. Giuseppe Raimondi e di Emilia Azzale Cervini, visse il periodo della Belle Époque, a contatto con personalità come Gabriele D’Annunzio e Filippo Tommaso Marinetti. Visse alcuni anni in Argentina; sposò il marchese Piero Gambarotta (della nota azienda produttrice dell'omonimo amaro). Si occupò per anni di proprietà immobiliari, architettura e arredamento d’interni. Un connubio tra professione e passione, che la spinse a viaggiare per il mondo, incrementando la collezione d’arte e antiquariato di famiglia.
Rimasta vedova in giovane età, senza figli, e amante di cani, negli anni Sessanta rientrò in Italia per trascorrere gli ultimi vent'anni di vita nel piccolo borgo di Compiano, dove portò la sua nobile eleganza e l'amore per il bello. Qui si spense nel 1987 e ancora oggi riposa all'interno della Cappella del castello-casa-museo, dopo aver nominato l'Amministrazione Comunale di Compiano, erede del suo ricco patrimonio.
_una collezione da ammirare
In seguito ai lavori di ristrutturazione e restauro, la Marchesa si dedicò a trasformare gli ambienti del piano nobile del Castello, già residenza dei Principi Landi, arredandoli con gusto e dotandoli ognuno di uno spiccato sapore eclettico.
La variegata caratterizzazione delle sale, che abbracciano periodi che spaziano dal Rinascimento, al Rococò, dal Medioevo allo stile Impero, si inserisce perfettamente nel clima del collezionismo di inizio '900. La sua raccolta, nata e implementata nel corso degli anni, in seguito alle esperienze lavorative e ai numerosi viaggi, rispecchia la personalità colta e al tempo stesso bizzarra della proprietaria.
L'idea di un ambiente intimo e riservato quale la biblioteca, con le sue boiserie in legno, ricorda lo studiolo di principi umanisti; la saletta cinese con le sue statuine di Budda, teiere e potiche e oggetti di arredamento di grande pregio quali il tempietto e il paravento cinese, ricalca l'interesse di molti collezionisti a cavallo tra '800 e '900 per l'esotico e la vigente moda per l'orientale.
La sala della musica, contraddistinta dalla presenza di un Sievers francese di passaggio tra il forte-piano e il pianoforte in palissandro è testimonianza dell'elevato grado culturale della Marchesa, mentre la sua camera da letto, con specchiere che celano guardaroba e una sala da bagno in stile impero, con porta-parrucche e casco per la messa in piega, ci riporta a una leziosa "vanitas" dei nostri giorni.
Nel corso degli orari di apertura, le nostre guide accompagneranno i visitatori alla scoperta di tutti gli ambienti, svelando aneddoti e curiosità anche sulle fotografie, i libri e gli oggetti più personali dell'ultima proprietaria del Castello. La visita è obbligatoriamente guidata e il percorso ha durata di circa un'ora.
_ Una Casa-museo per tutti!

_ Visita guidata"a porte chiuse"

_ A cena dalla Marchesa
